BeatleWeek #3 – Da “Images of a Woman” al primo incontro Lennon-McCartney: storia di sette giorni leggendari – 30 giugno-6 luglio

BeatleWeek # – Da “Images of a Woman” al primo incontro Lennon-McCartney: storia di sette giorni leggendari – 30 giugno-6 luglio

di Marco Crescenzi

Giovedì 30 giugno 1966 

I Beatles arrivarono a Tokyo alle 3:40 del mattino; vennero prelevati all’aeroporto e trasferiti in un hotel, dal quale sarebbero usciti solo per esibirsi nei cinque concerti previsti al Nippon Budokan Hall.

Durante il periodo trascorso, di fatto segregati, al Tokyo Hilton, i Beatles realizzarono un dipinto che divenne noto come «Images of a Woman». Ognuno di loro dipinse un lato del foglio illuminato da una lampada posta al centro; alla fine, la lampada fu rimossa e i Beatles firmarono lo spazio rimasto vuoto.

L’unico dipinto mai realizzato congiuntamente dai quattro Beatles fu messo all’asta più volte negli anni, l’ultima delle quali nel settembre 2012, tramite la Philip Weiss Auctions, e venduto per 155.250 dollari.

I Beatles si esibirono davanti a 10.000 fan con un set di 11 canzoni: “Rock And Roll Music” , “She’s A Woman” , “If I Needed Someone” , “Day Tripper” , “Baby’s In Black” , “I Feel Fine” , “Yesterday” , “I Wanna Be Your Man” , “Nowhere Man” , “Paperback Writer” e “I’m Down” .

L'unico dipinto realizzato dai quattro Beatles fu messo all'asta varie volte negli anni, l'ultima delle quali nel settembre 2012  tramite Philip Weiss Auctions e venduto per 155.250 dollari. 

Lunedì 1 luglio 1968 

John Lennon e Yoko Ono inaugurarono la loro prima mostra d’arte congiunta, intitolata “You Are Here (To Yoko from John Lennon, With Love)“, che si tenne alla Robert Fraser Gallery, al 69 di Duke Street, a Londra.

Al momento dell’inaugurazione Lennon e Ono liberarono 365 palloncini bianchi riempiti di elio, ciascuno con un biglietto stampato: da un lato “Tu sei qui” su un lato, dall’altro “Scrivi a John Lennon, c/o The Robert Fraser Gallery, 69 Duke Street, Londra W1“.

Chi rispedì la cartolina ricevette una lettera firmata da Lennon con il messaggio: “Caro amico, grazie mille per avermi scritto e rispedito il mio palloncino. Ti mando una spilla solo per ricordarti che sei qui. Con affetto, John Lennon”

La mostra consisteva di fatto in un assortimento di scatole destinate a raccolte benefiche. Vi erano, tra l’altro, una tela circolare con la scritta “Tu sei qui” e un cappello bianco rovesciato con un cartello autografo che recitava: “PER L’ARTISTA. GRAZIE”.

John e Yoko Ono inaugurarono la loro prima mostra d'arte congiunta intitolata "You Are Here (To Yoko from John Lennon, With Love)" Che si tenne alla Robert Fraser Gallery al 69 di Duke Street, a Londra.

Venerdì 2 luglio 1965 

I Beatles si esibirono in concerto a Madrid, alla Plaza de Toros de Las Ventas.

Si trovarono di fronte alla dura realtà della Spagna franchista: il concerto iniziò alle 20:30 e rimasero turbati dalla violenza esercitata dalla polizia sui fan.

«La cosa che ricordo di Madrid, dove suonammo in un’altra arena, è che la polizia era così violenta. Era la prima volta che vedevo davvero la polizia picchiare dei ragazzini».

Ringo Starr

Il set era lo stesso del tour europeo del 1965: “Twist And Shout” , “She’s A Woman” , “I’m A Loser” , “Can’t Buy Me Love” , “Baby’s In Black” , “I Wanna Be Your Man” , “A Hard Day’s Night” , “Everybody’s Trying To Be My Baby” , “Rock And Roll Music” , “I Feel Fine” , “Ticket To Ride” e ” Long Tall Sally” .

I Beatles si esibirono in concerto a Madrid, in Spagna. Si tenne alla Plaza de Toros de Las Ventas. 

Domenica 3 luglio 

La mattina del 3 luglio i Beatles volarono dal Giappone alle Filippine, con una breve sosta a Hong Kong. Giunti all’aeroporto di Manila, furono accolti da 5.000 fan. All’epoca le Filippine erano governate dalla dittatura di Ferdinand Marcos.

“Odiavo le Filippine. Siamo arrivati ​​lì con migliaia e migliaia di bambini, con centinaia e centinaia di poliziotti – ed era un po’ rischioso. Tutti avevano armi da fuoco e l’atteggiamento era proprio quello di un’Inquisizione spagnola, cattolica e razzista.”

Ringo Starr

Il Manila Sunday Times pubblicò un articolo che si rivelò la miccia di uno degli incidenti più celebri e pericolosi della carriera dei Beatles.

“Il Presidente Marcos, la First Lady e i tre giovani fan dei Beatles in famiglia sono stati invitati come ospiti d’onore ai concerti. I Beatles intendono dare seguito personalmente all’invito durante una visita di cortesia alla signora Imelda Marcos a Palazzo Malacañang domani mattina alle 11”

Né i Beatles né il loro entourage videro l’articolo. Il promotore, Ramon Ramos, era stato costretto a promettere a Palazzo Malacañang che la visita si sarebbe svolta e, temendo un rifiuto, non informò Brian Epstein.

Le conseguenze di quella promessa non tardarono a manifestarsi.

Il Manila Sunday Times pubblicò un articolo che si rivelò essere la miccia che scatenò uno degli incidenti più famosi e pericolosi della carriera dei Beatles. 

Lunedì 4 luglio 1966 

I Beatles e Brian Epstein non sapevano che fosse stato organizzato un ricevimento con la First Lady delle Filippine, Imelda Marcos, al quale sarebbe seguito un pranzo in loro onore.

Quando i funzionari governativi si presentarono per scortarli a palazzo, Brian li congedò con un secco rifiuto.

I Beatles tennero due concerti al Rizal Memorial Football Stadium di Manila: il primo alle 16:00, davanti a 30 000 persone, e il secondo in serata, davanti a 50 000.

Ignari di tutto, non sapevano nemmeno che i notiziari avevano già reso pubblico l’affronto, provocando un rapido aumento dell’ostilità popolare.

Informati infine dell’accaduto, tentarono di rimediare. Una troupe di Channel 5 fu convinta a filmare, in hotel, un’intervista con il manager Brian Epstein; tuttavia, mentre spiegava di non aver ricevuto alcun invito a far visita alla First Family, l’audio fu inspiegabilmente oscurato da interferenze, che cessarono non appena egli ebbe terminato di parlare.

La tensione continuava a salire.

I Beatles e Brian Epstein non sapevano nulla del fatto che era stato organizzato un ricevimento con la First Lady delle Filippine, Imelda Marcos, a cui sarebbe seguito un pranzo in onore del gruppo.

Martedì 5 luglio 1966

Il Manila Times pubblicò in prima pagina un articolo che accusava i Beatles di «aver snobbato la First Lady e i tre figli di Marcos», prefigurando gravi conseguenze per il gruppo.

Da quel momento i problemi dei Beatles diventarono concreti.

Il personale dell’Hotel Manila si rifiutò di fornire il servizio in camera o di occuparsi dei bagagli. L’addetto stampa Tony Barrow e il collaboratore della NEMS Vic Lewis si recarono quindi in aeroporto per il check-in.

All’aeroporto la direzione e il personale avevano ricevuto l’ordine di non prestare assistenza al gruppo: le scale mobili furono bloccate, costringendo i Beatles a trasportare amplificatori e strumenti a mano. Durante il trambusto furono aggrediti; l’autista Alf Bicknell riportò una frattura alle costole e una lesione alla colonna vertebrale.

Saliti su un volo KLM, Tony Barrow e Mal Evans furono fatti scendere di nuovo. A terra, i funzionari confiscarono l’incasso e minacciarono di non rilasciare i visti di partenza; alla fine i passaporti vennero timbrati e il gruppo poté ripartire.

L’orario di decollo era già scaduto, ma Epstein e Lewis convinsero il pilota ad attendere Barrow ed Evans: l’aereo decollò con 44 minuti di ritardo.

Pochi minuti dopo che il velivolo aveva lasciato il suolo filippino, il presidente Marcos diffuse un comunicato in cui assolveva i Beatles da ogni illecito.

Quell’esperienza rafforzò in loro la determinazione ad abbandonare le tournée.

Il quotidiano Manila Times pubblicò in prima pagina un articolo in cui si accusavano i Beatles di "aver snobbato la First Lady e i tre figli di Marcos", il che avrebbe comportato gravi conseguenze per il gruppo.

Sabato 6 luglio 1957 

Il 6 luglio 1957 è il giorno in cui John Lennon incontrò per la prima volta Paul McCartney.

Nel pomeriggio il gruppo skiffle dei Quarrymen si esibì alla festa nel giardino della chiesa di San Pietro, a Woolton (Liverpool). I Quarrymen erano: John Lennon (voce, chitarra), Eric Griffiths (chitarra), Colin Hanton (batteria), Rod Davies (banjo), Pete Shotton (washboard) e Len Garry (basso).

Quella sera il gruppo avrebbe dovuto suonare di nuovo, questa volta al Grand Dance nella sala parrocchiale dall’altra parte della strada.

Mentre preparavano gli strumenti, Ivan Vaughan – già componente della band – presentò ai compagni un suo collega del Liverpool Institute, Paul McCartney. Dopo le presentazioni, Paul e John chiacchierarono per un po’ e McCartney mostrò a Lennon come accordare una chitarra.

Il concerto fu registrato da Bob Molyneux con un registratore portatile.

Nel 1994 Molyneux riscoprì il nastro, che conteneva le esecuzioni di “Puttin’ On the Style” di Lonnie Donegan e “Baby, Let’s Play House” di Elvis Presley.

Il nastro fu venduto il 15 settembre 1994 da Sotheby’s, per 78.500 sterline, alla EMI Records per una possibile pubblicazione nell’ambito del progetto Anthology, ma alla fine l’etichetta decise di non utilizzarlo a causa della scarsa qualità audio.

Dopo lo show il gruppo, insieme a Ivan Vaughan e McCartney, si recò in un pub di Woolton, dove mentirono sulla loro età pur di farsi servire.

Più tardi Lennon e Pete Shotton discussero del giovane McCartney. Conclusero che sarebbe stato una risorsa preziosa e, circa due settimane dopo, Shotton lo invitò a unirsi ai Quarrymen; Paul accettò.