di Marco Crescenzi
28 luglio 1968
The Mad Day Out – Sessione fotografica
Il 28 luglio 1968 i Beatles e il fotografo di guerra Don McCullin si unirono ad altre cinque persone: Ronald Fitzgibbon, Stephen Goldblatt, Tom Murray, Tony Bramwell e Mal Evans. Parteciparono anche Yoko Ono, la fidanzata di McCartney Francie Schwartz e Gary Evans, il figlio di Mal.
La prima location fu Thomson House, sede del Times.
I Beatles vennero fotografati in piedi davanti a uno sfondo blu, mentre un ventilatore soffiava sui loro capelli. Il gruppo utilizzò anche oggetti di scena, tra cui: quattro teli colorati usati come mantelli; una coccarda del Liverpool Football Club indossata da McCartney; caschi e occhiali da sub; uno stivale posizionato sulla testa di Ringo Starr; e una tromba suonata da George Harrison. In alcune fotografie venne utilizzato anche uno sfondo di carta stagnola accartocciata.
La seconda location del Mad Day Out fu il Mercury Theatre di Notting Hill, Londra.

29 luglio 1968
Studio Due, EMI Studios, Abbey Road
Ingegnere: Ken Scott
Senza George Martin ebbero inizio i lavori su “Hey Jude”.
Sei take furono registrate tra le 20:30 e le 4:00 nello Studio Two di Abbey Road.
Solo tre take – la prima, la seconda e la sesta – furono completate; la seconda fu pubblicata su Anthology 3 (1996).
Le registrazioni contenevano la voce di Paul McCartney nella prima traccia, il suo pianoforte nella seconda, la chitarra acustica di John Lennon e quella elettrica di George Harrison nella terza traccia e la batteria di Ringo Starr nella quarta.
I Beatles continuarono a lavorare su “Hey Jude” il 30 luglio 1968, prima che il brano venisse portato ai Trident Studios di Londra per essere completato.

Venerdì 30 luglio 1965
I Beatles trascorsero la giornata a provare al Saville Theatre di Londra, gestito dalla NEMS Enterprises di Brian Epstein.
Le prove servivano a preparare l’imminente tournée nord-americana, che sarebbe iniziata allo Shea Stadium di New York il 15 agosto 1965.
Nel teatro i Beatles rilasciarono anche due interviste radiofoniche alla BBC. La prima, con Dibbs Mather, venne distribuita dal British Information Service in vari Paesi. La seconda, con Lance Percival per il suo programma “Lance A Gogo”, andò in onda sul Light Programme a mezzogiorno del giorno successivo.
Nella foto i Beatles al bar del teatro.

Mercoledì 31 luglio 1968
I Beatles decisero di chiudere la loro Apple Boutique in Baker Street e annunciarono che avrebbero regalato la merce. I passanti si misero in fila per tutta la notte.
Il negozio fu svuotato dai cacciatori di souvenir; vennero asportati gli arredi e i tappeti. I Beatles rimasero lontani, lavorando a “Hey Jude” ai Trident Studios di Soho.
Cederono anche l’altro loro negozio, Apple Tailoring (Civil and Theatrical), al direttore, lo stilista australiano John Crittle. Si trovava al 161 King’s Road, Chelsea, Londra, e aveva aperto nel maggio 1968.

1 agosto 1965
I Beatles effettuarono un’unica apparizione televisiva in Gran Bretagna per promuovere l’album Help!.
Blackpool Night Out era prodotto da ABC TV e girato all’ABC Theatre di Blackpool. Fu trasmesso in diretta da quasi tutte le emittenti ITV, tra le 21:10 e le 22:05.
I Beatles eseguirono “I Feel Fine”, “I’m Down”, “Act Naturally” e “Ticket To Ride”, prima che Paul McCartney cantasse “Yesterday” da solo: era la prima volta che il brano veniva eseguito in TV britannica.
Il gruppo chiuse con “Help!”, dopo l’ironico annuncio di John Lennon a McCartney: «Grazie, Ringo, è stato meraviglioso».
La scelta di Epstein di concedere una sola apparizione televisiva in UK per promuovere “Help!” suscitò critiche dalla stampa. Quattro canzoni di quella sera – “I Feel Fine”, “Ticket To Ride”, “Yesterday” e “Help!” – apparvero su Anthology 2 (1996).

2 agosto 1969
Studio Due, EMI Studios, Abbey Road
Produttore: Paul McCartney
Paul McCartney registrò il demo di “Come And Get It” il 24 luglio 1969. Il 2 agosto gli Iveys (futuri Badfinger) incisero la versione destinata al singolo.
McCartney impose di seguire il demo alla lettera e, dopo aver provato i quattro membri, scelse Tom Evans come voce solista. La versione degli Iveys, leggermente più veloce, includeva tamburello e armonie vocali suonate da Paul.

Sabato 3 agosto 1963
Dopo quasi 300 esibizioni al Cavern Club di Liverpool, il 3 agosto 1963 si tenne l’ultimo concerto dei Beatles in quel locale.
A quel punto il Cavern non era più adatto ai Beatles.
«La folla fuori stava impazzendo. Quando John Lennon riuscì a superare il cordone di ragazze, la sua giacca di mohair aveva perso una manica. La afferrai per impedirle di andarsene come souvenir … Non c’era mai nulla di elaborato nelle sue presentazioni.»
— Paddy Delaney, portiere del Cavern Club (The Cavern, Spencer Leigh)
Nonostante Brian Epstein avesse promesso al presentatore Bob Wooler che i Beatles sarebbero tornati, ciò non accadde mai.
Il set durò dalle 18:00 alle 23:30. Sul cartellone anche Escorts, Merseybeats, Road Runners, Johnny Ringo and the Colts e Faron’s Flamingos.
Un blackout interruppe gli strumenti: Lennon e McCartney improvvisarono in acustico “When I’m Sixty-Four”, pubblicata poi solo nel 1967.
I Quarrymen avevano suonato per la prima volta in Mathew Street il 7 agosto 1957; i Beatles vi debuttarono il 9 febbraio 1961.
La direzione del club indicò questo show come il 292º dei Beatles, cifra oggi contestata (sono note 280 apparizioni: 155 a pranzo, 125 serali).
